Premessa.
Lo ammetto. Essendo un complottista,
appena annunciarono il primo lockdown, la prima cosa che pensai è che volevano
distruggere l’economia, e che il virus era una scusa. Ma essendo un
complottista positivo, mi dicevo che non sarebbero arrivati ad imporre un
vaccino a tutta l’umanità, come prevedeva Steiner 100 anni fa, né a imporre
lockdown e misure restrittive a vita, come aveva previsto David Icke, il re dei
complottisti. Come avrebbero fatto, mi dicevo a marzo dell’anno scorso, ad
imporre un vaccino di cui sarebbero stati sconosciuti gli effetti a lungo
termine? La gente non ci sarebbe cascata. E invece si sono avverate le peggiori
previsioni. Il vaccino lo stanno imponendo a tutti; incuranti dello sfascio
economico provocato da queste misure, i vari governi del mondo si preparano a
nuovi lockdown, e nuove restrizioni che dureranno ancora anni, a colpi di varianti
e di accuse ai non vaccinati di essere i nuovi untori di questa epoca.
Insomma, per me la presa per il culo
globale in cui stiamo vivendo è un’ovvietà. Non a caso le persone che stimo da
anni, quelle con cui condivido idee, esperienze, percorsi, la pensano tutti
come me.
Il mistero della logica dei pro vax
Per me rimane invece un mistero la
logica del pro vax. Non parlo del pro vax medio. Parlo del pro vax colto,
quello che cita statistiche, contro statistiche e studi.
Il pro vax medio infatti ha una logica
abbastanza semplice; come esempio prenderò mia madre, laureata, con un’ottima
apertura di mente da capire che i governi non pensano certo al bene della
gente. Non lo hanno mai fatto, non si capisce perché dovrebbero farlo ora.
Questo il dialogo avvenuto qualche mese fa:
Mamma senti, ma al figlio di Gianni (un
amico di famiglia) in quale momento hanno fatto la diagnosi di autismo? Dopo il
vaccino, fa lei tranquilla, e aggiunge: Eh si, pensa che il dottor Pastorelli
(un amico di famiglia degli anni 60) già a quell’epoca diceva che le case
farmaceutiche ben conoscono i danni dei vaccini, ma i governi preferiscono
risarcire i danni da vaccino, piuttosto che rinunciare ai profitti immensi
dovuti dalla vendita del vaccino stesso.
Con queste premesse avrei trovato logico
che non si vaccinasse. Invece lo ha fatto. Il motivo? per far stare tranquilli
gli altri (a seconda della persona cambia la motivazione, ma le conclusioni
sono sempre le stesse: sono contrarie al vaccino, ma lo fanno per gli altri,
per andare al ristorante, perché devono portare i figli al parco acquatico,
perchè altrimenti si sentono diversi, o per “essere di nuovo liberi”). Insomma,
motivazioni deboli, tipiche della massa.
Quello che mi incuriosiva invece era la
logica del pro vax colto, quello che in genere ragiona un po’ fuori dal
sistema, che si informa anche da fonti non televisive e giornalistiche,
abituato a mettere insieme i dati.
Metto di seguito insieme le domande con
le relative risposte che ho annotato in questi mesi.
Prima domanda.
Una prima osservazione che io trovo
decisiva, e addirittura dirimente, nel senso che basterebbe questo per far
capire che siamo di fronte ad un immenso complotto globale è il fatto che la
cura per il Covid ci sarebbe, eccome. Attualmente, alcuni scienziati
inascoltati, dicono che è sufficiente vitamina D3, vitamina C, vitamina
k2, Lattoferrina, quercetina, ma anche farmaci come Ivermectina e Idrossiclorochina,
per curare senza problemi questo virus, a casa, senza affollare gli ospedali.
Queste cure, a bassissimo costo, e di efficacia dimostrata, se diffuse,
renderebbero questo virus più innocuo di una normale influenza. Non è
sufficiente questo dato, per concludere che i vari governi non hanno nessuna
intenzione di combattere davvero il virus? Questo a me non sembra un discorso
complottista, ma proprio un discorso medico. Scientifico.
Le risposte sono varie. Alcuni ammettono candidamente che non ne ne avevano mai
sentito parlare. Altri ti dicono che la scienza ufficiale (che dipende dalle
case farmaceutiche, che finanziano le ricerche) non ha ancora accettato
l’ivermectina (ma è falso, per approfondire leggi qui: https://liberopensare.com/il-criminale-divieto-dellivermectina/).
E se gli fai notare che i 200 medici di
Ippocrateorg.org (è solo una delle associazioni che hanno proposto le cure
domiciliari) sono, appunto, medici e ricercatori (molti medici che fanno parte
dell’associazione, e si adoperano per la diffusione di questa terapia, sono
ricercatori molto apprezzati anche all’estero per i loro studi) ti rispondono
che queste terapie non sono validate dalla “scienza” (in realtà è falso, perché
in altri paesi tali cure sono riconosciute come valide; l’India ad es. vende in
farmacia un Covid Kit a base di Zinco, Doxycilina, Ivermectina). Inoltre è
ovvio che nessuno abba testato a livello ufficiale la validità della vitamina C
e D3, dato che sono prodotti che esistono da sempre; ma decine di migliaia di
casi curati in Italia con questo metodo saranno pur un risultato scientifico. O
no? No. Per chi rifiuta le terapie domiciliari, questo discorso non attacca.
A questo punto cerco di capire cosa si
intende per “scienziato”. Siccome si sono pronunciati contro l’utilità di
questo vaccino diversi premi nobel e ricercatori di fama internazionale (Rault,
Tarro, Montagner, Massimo Citro, ecc.) la risposta è abbastanza sorprendente.
Montagner si è rincoglionito per l’età; Citro non ha vinto manco un premio
nobel; Tarro ha ricevuto non so quali denunce, e via discorrendo con attacchi
alla persona, non alle teorie che divulgano.
Ora quali sono questi scienziati di fama
internazionale che promuovono il vaccino, francamente non sono riuscito a
capirlo, a meno di non considerare tali Burioni, Fauci e persone famose solo
per le comparse in televisioni. E devo dire la verità, non sono proprio
riuscito a capire il concetto di “scienza” cui fa riferimento il pro vax.
Seconda domanda.
Ad oggi, i malati di Covid in totale, in
tutto il mondo, sono poco più di 208 milioni (ma la popolazione totale del
mondo è oltre 7 miliardi); mentre i morti sono poco più di 4 milioni in totale
(fonte: Internazionale, n. 1423). Da notare che l’epidemia di spagnola, nel
1918, di morti ne fece 50 milioni. Qui le domande sono due. 1) A fronte di
queste cifre, non ti sembra ingiustificato paralizzare il mondo, distruggere le
economie, imporre direttamente o indirettamente un vaccino anche ai giovani? 2)
Alla fine, considerando i miliardi spesi per intervenire sull’economia (per la
sola Alitalia sono stati stanziati 500 milioni di euro; se consideriamo gli
aiuti alle imprese e ai lavoratori, sono miliardi di euro, una cifra quasi
incalcolabile), il problema si riduce esclusivamente al fatto che gli
ospedali sono al collasso e i reparti di terapie intensive sono pieni. Non
era preferibile destinare gli stessi soldi ad aumentare il numero di
medici e infermieri? Quanti ospedali da campo si potevano attrezzare con i soli
500 milioni di euro di Alitalia (per non parlare dei soldi stanziati per tutta
l’economia; una cifra con cui si poteva eliminare definitivamente la povertà in
Italia, a cui bisogna sommare tutti i soldi spesi per acquistare i vaccini)?
In sintesi, non esiste alcun problema
Coronavirus; esiste un problema di ospedali, e di capienza ospedaliera.
La risposta è univoca. Proprio la
chiusura di tutta l’economia mondiale ha evitato che morissimo tutti di
Coronavirus. Quanto al modo di stanziare i soldi, non sono un economista,
quindi non posso parlare.
Assolutamente inutile, poi, far notare
al pro vax che molti dei morti erano anziani con patologie pregresse, e che
confrontando questi dati con quelli di altre influenze, come ad es. quella del
2018-19, i dati sono simili se non addirittura inferiori.
Terza domanda.
Un’osservazione che io trovo decisiva
per capire come la situazione attuale nasconda ben altri fini, sono i
dati che ho letto rispetto alla situazione in India. Pare che, ad oggi,
siano morti di Covid dai 400.000 (secondo le statistiche ufficiali) ai 5
milioni di indiani (secondo statistiche non ufficiali). Tuttavia, col primo
lockdown, i morti per fame tra i minori di 5 anni sono schizzati dal 2000 morti
al giorno agli 8000, perché molti indiani vivono di mendicità o di turismo,
attività entrambe distrutte dalla situazione di restrizione (quindi circa
300.000 morti per fame in un anno solo tra i minori; se prendiamo in
considerazione anche gli adulti la cifra ammonta a diversi milioni). Da notare
che le statistiche non ufficiali, individuano la cifra di 5 milioni di morti,
lo fanno annotando l’anomalia di morti in eccesso rispetto agli anni
precedenti; il che non significa che questi 5 milioni siano morti davvero di
Covid, in quanto nel numero vanno ricompresi tutti coloro che sono morti per
malnutrizione, a causa dell’impossibilità di lavorare o mendicare. Insomma, le
misure relative al Covid hanno prodotto un numero di morti per denutrizioni
pari a quelli del Covid stesso o addirittura superiori. Dietro ai provvedimenti
restrittivi, quindi, non c’è alcune ragione di salute degli Indiani, e mi pare
evidente. Come è evidente a tutti che non esiste nessuna ragione sanitaria per
il green pass che vige da noi. Ma pare evidente anche al pro vax?
Le risposte qui sono due: 1) il governo
dell’India ha preferito tutelare i ricchi rispetto ai poveri; 2) non posso
giudicare la realtà dell’India, di cui non sappiamo nulla.
Quarta domanda.
Per quale motivo imporre il vaccino a
tutti, e perchè questo accanimento verso chi non vuole
vaccinarsi? Perché solo se si vaccinano tutti, il virus sarà sconfitto, è la
risposta. A quel punto fai notare che in Israele dove erano tutti vaccinati e
in Islanda, dove la percentuale dei vaccinati era il 100 per cento, ci sono
stati altri focolai, il che è la prova che il vaccino non funziona come metodo
di prevenzione.
Qui le risposte sono molto sofisticate,
e sono di due tipi: 1) In realtà il problema è che la copertura del vaccino va
da 4 ai 6 mesi e i governi dovrebbero imporre la cosiddetta terza dose dopo 4
mesi. Il fallimento della politica vaccinale quindi dipende dal fatto che le
dosi dovrebbero essere somministrate con minor intervallo temporale. 2) Ad ogni
modo, anche se il virus circola lo stesso, la gente si ammala meno e, se si
muore, i morti sono molti meno.
Quinta domanda.
E gli effetti collaterali del vaccino? Soprattutto quelli a lungo termine, di cui non sappiamo nulla. Perché, se
quelli a breve termine sono già evidenti, e in alcuni casi gravi molto gravi,
figuriamoci quelli sul lungo periodo.
A questo punto ti citano statistiche
secondo cui gli effetti sarebbero molto pochi, solo 154 eventi avversi su
100.000 dosi, 7 morti in totali su 50 milioni, secondo i dati della
farmacovigilanza (mi è capitato di leggere un articolo di giornale in cui si
diceva che i vaccini provocano “solo” un morto ogni 1000 bambini. E che sarà
mai un morto ogni 1000?). Se fai notare loro che quegli effetti sono solo
quelli delle statistiche ufficiali, ti rispondono che non hai alcuna prova per
correlare altre morti o malori al vaccino. A quel punto faccio notare che le
persone morte inspiegabilmente dopo il vaccino sono molte più di 7; ne ho
contate almeno una quindicina, leggendo i vari giornali locali. La risposta è
che se conti i morti dopo aver mangiato un gelato, sono molti di più, ma mica è
detto che sia stato il gelato la causa.
Lasciando perdere i morti, che sono
comunque sempre pochi sul totale della popolazione vaccinata, ma rimanendo agli
effetti collaterali, faccio l’esempio di mia madre, che ha avuto tre settimane
di vertigini proprio a partire dal giorno successivo al vaccino, ma non rientra
tra le statistiche; mi rispondono che non posso certo essere sicuro che queste
vertigini siano correlate al vaccino. E il fidanzato di una delle mie migliori
amiche, che non aveva mai fatto un giorno di assenza dal lavoro, e dal giorno
dopo il vaccino è stato a letto per due settimane? Se la scienza non ha
correlato questo suo malessere al vaccino, mica posso farlo io, che non sono
uno scienziato. Quello che contano sono i dati della farmacovigilanza, mica il
mio spirito di osservazione, che tra decine di parenti, nipoti, amici
vaccinati, una mia personale statistica me la sono fatta, e ho potuto
constatare che, è vero, la maggioranza non ha avuto effetti collaterali. Ma una
percentuale preoccupante si. Con sintomi in alcuni casi abbastanza gravi. A
quel punto non ci vuole uno scienziato per farsi una semplice domanda: ma
se questi sono gli effetti immediati, cosa ne è degli effetti a lungo termine?
La risposta è, in questo caso, univoca: bisogna fidarsi della scienza,
perché i vaccini sono stati testati e sono sicuri, e le nuove metodologie sono
molto più avanzate di quelle dei decenni scorsi, che richiedevano
sperimentazioni più lunghe.
A questo punto, se fai notare che questi
test sono quelli delle case farmaceutiche stesse che hanno prodotti i vaccini,
e io non mi fiderei dei dati di aziende che, con questa operazione,
guadagneranno cifre a decine di zeri (la Pfizer prevede guadagni nel 2021 per
80 miliardi di dollari; Johnson e Johnson in un trimestre ha fatturato più di
12 miliardi di dollari; senza contare tutti i guadagni che vengono dalla
vendita dei tamponi che sono addirittura superiori a quelli dei vaccini) sono
un terrapiattista, che crede al complotto di Big pharma e ai rettiliani.
Inutile poi far riflettere un pro vax
sullo strano caso dei pazienti che guariscono da malattie incurabili,
come Sla, Alzeimer, sclerosi multipla, come se fosse un miracolo. Perché
non sono proprio preparati a una cosa del genere e il massimo che mi sono
sentito rispondere è “li hai visti tu?” E in effetti no, non li ho visti, solo
sentito i racconti, ma alcuni di questi vengono da persone per me più che
affidabili, come Silvia Pepe, naturopata ed esoterista che lavora in
Inghilterra. E sarebbe un dato su cui sarebbe opportuno riflettere, studiarlo
(con metodi scientifici, su questo concordo con la logica scientista dei pro
vax). Ma questo è troppo per la logica del pro vax, che andrebbe in tilt, e
quindi è un percorso che, credo, nessuno intraprenderà mai veramente, se non
nell’ambiente dei naturopati o degli operatori olistici.
Domanda sei (questa è una domanda da
complottista)
In questa situazione
internazionale, i principali governi del mondo sono allineati sul
fronte vaccinista e pro lockdown; ora, considerato che non mi risulta che i
singoli governi abbiamo mai pensato veramente al bene della popolazione, non
trovi sospetto che per la prima volta nella storia dell’umanità tutti i
governanti siano d’accordo per imporre le stesse misure? E che alcuni di quelli
non allineati siano morti (come il Presidente di Haiti, ucciso addirittura da
un commando nella sua abitazione, insieme alla moglie?)
Le risposte sono le seguenti: Il mio è un modo di ragionare tipico da
complottista prevenuto. Alla mia amica Solange (un tempo straordinaria studiosa
di poteri occulti, ma che oggi è perfettamente allineata al pensiero
mainstream) le si scalda addirittura il cuore a sentire i discorsi di
Mattarella che invita alla vaccinazione come dovere civico e morale. Qualcuno
sostiene che per la prima volta nella storia dell’umanità i vari governi
pensano al bene dell’umanità perché siamo nell’era dell’acquario, l’era della
solidarietà. Il presidente di Haiti è stato ucciso per altri motivi, e il mio
modo di ragionare è delirante, non si può parlare della politica di Haiti, che
non conosciamo. E poi… se io fossi al loro posto cosa farei? Non è facile
trovarsi a capo di un governo e dover prendere decisioni così delicate.
La questione centrale. La scienza.
Ma al centro di tutto il dibattito, al
di là delle statistiche con cui si può dimostrare tutto e il contrario di
tutto, c’è la scienza. E’ la scienza che ci dice che il vaccino funziona. Ed è la scienza che dice che i metodi restrittivi, come il lockdown,
servono a prevenire il contagio. E chi siamo noi per contraddire la scienza?
Inutile ricordare a chi osanna la scienza, che la scienza ai tempi del nazismo
spiegava con teorie di illustri scienziati la superiorità della razza ariana,
ed è grazie alla scienza che si è perpetrato lo sterminio degli ebrei; che ai
tempi dello schiavismo, molti scienziati dimostravano, teorie alla mano, che i
neri erano inferiori ai bianchi ed erano nati per lavorare sodo, ed è grazie
alla scienza che abbiamo massacrato milioni di africani che morivano durante i
viaggi, ammassati nelle stive delle navi, e quelli che sopravvivevano venivano
venduti, frustati, umiiati. Inutile ricordare che spesso la scienza ha
dichiarato innocui farmaci rivelatisi dannosi se non addirittura mortali
(ricordate il caso del Talidomide, tanto per citarne uno? Farmaco dichiarato
sicuro, ma che poi, si riuscì a dimostrare, provocava aborti o la nascita di
bambini malformati).
Anche personaggi noti, nonostante la
loro cultura, sostengono che il problema al centro del dibattito è la
scienza. Il virus è il problema, e il vaccino la soluzione, scrive
Beppe Servegnini in un recente articolo sulla logica del no vax.
Mentre Samantha Cristoforetti dichiara beatamente che “lei
e la sua famiglia si sono vaccinate non perché ha acquisito informazioni che
tutt’ora non ho, ma perché si fida delle istituzioni”. Il reale problema,
secondo lei è “recuperare la fiducia nelle istituzioni”. Mica si è
informata su quello che gli iniettano in corpo. Lei si fida.
La situazione mi ricorda quella ai tempi
di Nostradamus e Paracelso; imperversava spesso la peste a quei
tempi, ed entrambi sostenevano un cosa assai banale, ma derisa dal mondo
scientifico di allora: che bastava lavarsi di più e curare la propria igiene
personale e del luogo in cui si viveva per non ammalarsi di peste. Ma siccome
la scienza non l’aveva ancora accertato ufficialmente, le loro teorie
rivoluzionarie (cioè curare l’igiene) rimasero nel vuoto ancora per molto
tempo.
In conclusione. La logica del no
vax è che il virus non sarebbe un problema (perchè le cure ci sono) e il
vaccino non è la soluzione.
Anche a me sembra logico affidarmi alla
scienza. E infatti, non avendo elementi per capire efficacia e componenti di un
vaccino, mi affido a scienziati di cui mi fido, oltre che al mio spirito di
osservazione.
Quello che trovo senza logica è il
ragionamento di molti pro vax; non capisco di quale scienza parlano. Non
capisco perché hanno paura di un virus e preferiscano veder distruggere
l’economia e rischiare gli effetti collaterali di un vaccino sconosciuto,
piuttosto che prendere in considerazione altre cure. Non ho proprio capito il
criterio alla base dei loro ragionamenti e non credo che lo capirò mai (dò la
mia spiegazione nell’articolo dedicato alle eggregore, le entità e la
pandemia: https://petalidiloto.com/2021/08/eggregore-entita-e-pandemia/ ).
E la mia amica Solange Manfredi, esperta
di guerre psicologiche, che sostiene che siamo di fronte alla più grande
operazione di guerra psicologica di tutti i tempi? Come si concilia questo con
il suo postare continuamente i discorsi di Mattarella sul dovere civico e
morale di vaccinarsi? Nulla. Impossibile – almeno per me – capire il suo
pensiero, al di fuori dei suoi appelli a vaccinarsi e a rispettare il lockdown.
Perché lei è un’esperta, insegna al master di intelligence, e – come consiglia
un professore americano da lei citato – non parla con le menti deboli come le
mie. Insomma, è la scienza a consigliarle di non parlare con gli idioti come
me. E se lo dice la scienza, chi sono io per contraddirla?
Avvocato, Docente, Autore di libri in
materia giuridica, esoterica, spirituale
Da: petalidiloto.com