lunedì 9 agosto 2021

Ma politici, potenti e magnati si sono vaccinati? Ce l’hanno il Green Pass?

Il Presidente della Repubblica Mattarella
vota nel seggio elettorale

Quando si presenta un’occasione importante nella quale viene richiesta la partecipazione dei cittadini, i telegiornali fanno vedere a iosa filmati e interventi che mostrano la partecipazione del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio, di ministri e sottosegretari e di ogni altro che conta. L’unica volta nella storia che tutto ciò non è accaduto, è stato in occasione della campagna vaccinale Covid.

Domanda: “Ma politici, parlamentari, magnati e tutti gli altri potenti si sono vaccinati? Ce l’hanno il Green Pass?

Se la risposta è no, la domanda è “Perché?”

 Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri 
e della Cooperazione Internazionale, va a votare
Se il su citato vaccino è tanto efficace e indispensabile, sarebbe umano e prevedibile assistere all’accaparramento della fialetta da parte delle categorie di potere. Al contrario, stiamo assistendo soltanto ad una forzatura coatta, la cui legalità è peraltro discutibile, verso le masse.

Se la risposta, invece, è sì, viene spontaneo chiedersi perché non è mostrato pubblicamente il Green Pass dei nominati politici, magnati, etc… etc.., dando così il buon esempio proprio a quelle masse esitanti o che non credono alla bontà del suddetto vaccino?

Qui habet aures audiendi intendit.

Capisce a ‘mme!

Nino Caliendo

1 commento:

  1. 06 aprile 2021 | 11.32
    LETTURA: 3 minuti

    Il capo dello Stato è arrivato allo Spallanzani alle 12 e, come tutti gli altri, si è messo in fila per ricevere il richiamo di Moderna

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    (Foto Adnkronos)
    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato questa mattina all'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani dove è stato sottoposto al richiamo del vaccino anti-Covid. Lo scorso 9 marzo al capo dello Stato era stata somministrata la prima dose di Moderna, che ne prevede una seconda a 28 giorni di distanza. Ad accogliere Mattarella la direzione dello Spallanzani e l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.




    Mattarella, che nel discorso di fine anno aveva annunciato che si sarebbe vaccinato quando sarebbe arrivato il suo turno, compirà 80 anni il prossimo 23 luglio e ha seguito le tempistiche previste dalla Regione Lazio.

    In fila come tutti gli altri, il presidente della Repubblica è arrivato allo Spallanzani alle 12. Due macchine hanno varcato il cancello dell'ospedale e Mattarella è sceso, accompagnato da alcune persone. E, come già accaduto il 9 marzo scorso, si è messo in fila, aspettando il suo turno per la somministrazione.

    Tra le persone in attesa, nessuna sorpresa nel vedere il capo dello Stato seduto al loro fianco. "Non mi ero neanche accorta del presidente, avevo visto un gruppetto di persone ma nulla di più. Bello saperlo qui con noi, paziente e in fila”, ha affermato una signora anche lei all’Inmi per la seconda dose. "Ha salutato tutti con un buongiorno e poi si è seduto”, ha aggiunto la signora Mariangela, 72enne, alla prima dose.

    “La sobrietà del presidente Mattarella è un esempio fulgido. Questa mattina allo Spallanzani si è svolto tutto regolarmente. Dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino il presidente si è soffermato all’uscita, chiedendo notizie sull’andamento della campagna vaccinale e ho riferito che a Roma e nel Lazio si sta compiendo un grande sforzo organizzativo. Siamo pronti a fare di più, ma abbiamo bisogno della certezza delle forniture dei vaccini", ha affermato D’Amato in una nota.

    "Oggi lo Spallanzani ha accolto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la seconda dose. Disciplinato e umile come sempre ha attraversato il percorso previsto per tutti i cittadini e ha svolto le procedure previste, si è accomodato alla poltrona ed è stato sottoposto a vaccinazione. Il presidente, molto attento ed informato, ci ha incoraggiato ad andare avanti sia nelle vaccinazioni che nella ricerca sulle terapie innovative", ha commentato il direttore sanitario dell'Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia aggiungendo: "Le persone presenti, senza alcun disturbo per le attività che sono continuate in tranquillità, hanno salutato con un cenno della mano. Mattarella ha ricambiato, come qualsiasi persona. Un esempio che sempre dovremmo tenere a mente soprattutto in questo periodo che, come la livella di Totò, mette ancor di più tutti noi sullo stesso piano".

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