Ehi tu che non ti sei vaccinato e stai subendo pressioni e minacce dai vaccinati, ti consiglio di non perdere tempo con costoro ormai irreversibilmente “lavati” con sottili tecniche di subliminazione, irrorata con svariati mezzi di comunicazione frontali, virtuali, elettronici, farmacologici e altri in arrivo (G5?) nel nuovo infame mondo dell’umanità controllata e controllabile cerebralmente.
La suddetta irreversibilità, purtroppo, rende
irrecuperabili questi individui nel contesto sociale dei gruppi umani. Sono
persone isolate, individualiste, senza più gruppo di appartenenza nel quale
identificarsi, senza interessi interiori concreti, cariche di astio verso il
prossimo, arrabbiate per i propri fallimenti, di basso spessore sociale.
Ciascuno di costoro si ritiene detentore del
Verbo, convinto che Dio sia un signore che lo sta momentaneamente sostituendo
in Paradiso per il periodo che lui resterà su questa terra ad ammorbarci le
palle con la sua presunzione senza costrutto. Queste persone sono riconoscibili
per la loro totale incapacità di confrontarsi, portando argomenti e aprendo
dibattiti. Parlano con frasi fatte e scontate, come da tecniche di
programmazione mentale subite. Culturalmente appartengono alle fogne del
non-sapere, millantando con se stessi di occupare un posto nel castello del
Sapere, vittime di quel progetto di asinizzazione delle masse, iniziato negli
anni ’70, che oggi ci fa subire la mediocrità di docenti, medici e ogni altro
professionista, tecnico e/o specialista. Siamo nel millennio degli asini, tra
piloti e sottomessi.
Riconoscere costoro, che abilmente si
nascondono in mezzo a noi, obbedendo ai poteri forti, è molto semplice: si
contraddicono in continuazione, affermano ma non argomentano, litigano con la
lingua italiana, soprattutto con i verbi, usano la punteggiatura verbale dei
depressi e dei falliti della società, mancano di solide basi culturali.
Principalmente, sono dediti all’odio, ad obiettivo variabile a seconda delle
indicazioni subliminali dei loro padroni.
Oggi l’odio di moda è nei confronti dei non
vaccinati Covid. Ovviamente, loro si sono vaccinati di corsa, con tutte le dosi
disponibili, e camminano orgogliosamente con il Green Pass in tasca, come se
avessero conseguito un importante titolo accademico.
E qui casca l’asino, che nell’evidente
contraddizione, cascando si fa anche cerebralmente molto male. In situazioni conviviali
l’asino/servo coglie puntualmente l’occasione di autocelebrarsi mostrando il
Green Pass e, molto democraticamente, si crogiola nel dire: “Siete liberi di
non vaccinarvi. E’ un vostro diritto. Però statevene chiusi in casa ed evitate
di infettare noi che ci siamo vaccinati”. E qui risalta evidente l’asineria
della contraddizione: se siete vaccinati e siete così convinti della bontà dei
vaccini che vi hanno propinati, dovrete anche essere certi di essere immuni
dall’essere infettati. E allora, perché rompete il cazzo a noi, che non
crediamo in questi vaccini e nelle capacità di questi medici dello spettacolo,
pretendendo minacciosamente di rinchiuderci in casa prigionieri per il mancato
guadagno delle multinazionali del farmaco?
Gli asini, anziché parlare a vanvera da
perfetti cretini pilotati dall’altro, ritornassero nelle stalle a mangiare il
fieno del padrone. Noi complottisti, al contrario di voi, siamo uomini liberi e
lotteremo per restarlo!
Mannaggia i complottisti!
Da queste premesse, da secoli nascono i
complotti contro l’umanità, o parte di essa o singole etnie. Il Terzo Millennio
è nato con un vistoso complotto stragistico: il famigerato e misterioso “11
settembre” e, via dicendo, fino al Covid e i misteriosi vaccini che, poi, a
detta di esimi virologi e altri medici, non sono veri e propri vaccini, che
rimpinzano le tasche di opulente multinazionali del farmaco.
Un altro complotto? Dopo la prima metà del
‘900, di complotti eclatanti e vistosi se ne sono susseguiti parecchi: l’Hiv,
un esempio molto simile al Covid, che ha uccisi tanti esseri umani! Ma il più
grande evento in senso complottistico, fu l’assassinio di Aldo Moro, messo a
punto da quei poteri forti terrorizzati dall’idea del “Compromesso Storico” che
stavano trattando Moro e Berlinguer. La sceneggiatura complottista fu un revival
delle Brigate Rosse. Non quelle di Curcio, ormai sgominate, ma di Mario
Moretti, verso il quale girò timidamente (poi definitivamente zittito) tra i
collaboratori di giustizia, il sospetto che costui fosse al soldo di servizi
deviati. Fece scalpore anche il rapimento di Ciro Cirillo ad opera delle stesse
BR di Moretti, per fortuna conclusosi con la liberazione del politico campano a
seguito dell’intreccio (mai effettivamente chiarito) d’interventi tra servizi,
camorra, politica e chissà quant’altro non abbiamo mai saputo. Con Cirillo
l’esito fu positivo, con Moro finì in tragedia!
Dagli anni ‘60, fino agli anni ’80, molti
italiani hanno la memoria corta e sono perennemente disinformati e, ammalati di
prosopopea e sindrome del (micro) superuomo, incapaci di elaborazioni cerebrali
dettate dall’intelligenza, non ricordano perché eravamo un Popolo ricco e con
piena occupazione. Lo stesso Stato era un datore di lavoro in forte crescita
con le Partecipazioni Statali di Craxi, che portavano anche ottimi risultati economici
allo stesso Stato, che le reinvestiva nel miglioramento della qualità della
vita delle fasce deboli della popolazione.
Ma questa ricchezza rimpinzava l’impresa e il
popolo dei lavoratori, non la finanza. Allora, arrivò Mani Pulite e, in un
soffio, perdemmo aziende pubbliche e private, marchi prestigiosi (Buitoni,
Perugina, Pavesi, etc) “regalati” agli stranieri, facendoci piovere addosso il
famigerato neoliberismo, rinnegando così l’equilibrata politica economica
keynesiana, applicata bene o male sino a quel momento, e azzerando dalla sera
alla mattina un milione e ottocentomila solidi posti di lavoro. Per non parlare
dei danni arrecati ai livelli occupazionali (ed anche retributivi) dai grandi
Centri Commerciali di varia estrazione (multinazionali, mafie, camorra), con
licenze e autorizzazioni rilasciate con facilità e a tempo di record.
Dopo gli anni ’80, si distrussero e
s’impoverirono sempre di più gli italiani, controllandoli (sembra essere dentro
un romanzo orwelliano) con l’asinizzazione pilotata delle masse attraverso
informazione mediatica al soldo di forti poteri sovranazionali.
La manovra di asinizzazione colpì prima
docenti e poi, di conseguenza, discenti, rendendo tutti servi individualisti
incapaci di confrontarsi e rapportarsi con il prossimo.
Sì, questo è complottismo! Puro e semplice
complottismo che vive sin dalla notte dei secoli, nutrendosi di cultura,
elaborazioni cerebrali, ricordi e vichiani ricorsi storici, per poter difendere
quel poco che ancora esiste dell’umanità sana.
L’Italia? Prima era la penisola italica ed
ospitava vari Stati, tra i quali quello del Regno delle Due Sicilie, tra i più
potenti al mondo e tra i più progressisti e ricchi. Con lo stato sociale più
avanzato del mondo (i lavoratori avevano il “Libretto delle marchette” che
consentiva loro di percepire la pensione raggiunti un certo numero di anni di
lavoro). Poi scattò il complotto soprannominato “Unità d’Italia”, che vide
ingaggiati dai poteri forti dell’epoca i piemontesi di Casa Savoia (in drastica
bancarotta), mafia, camorra ed il bandito mercenario francese, nato a Nizza,
Joseph Garibaldi (con l’accento sulla “i” finale), i quali derubarono i
cittadini delle Due Sicilie, riducendoli sul lastrico portandosi nel nord
Italia tutti i loro beni, assieme alla dignità e al benessere.
Questo è il complottismo!
Ora qualcuno, per favore, mi informi se nella
storia dell’umanità è mai successo che i complottisti avessero torto.
Galileo Galilei era un fervente complottista:
osava affermare (eresia!) che la terra fosse tonda e non piatta, come dettavano
i poteri, finanche ecclesiasti, dell’epoca. Fu per questo condannato a morte e,
poi, per fortuna graziato, ma con tante umiliazioni.
Più recentemente…? Quando, negli anni ’90, si
cominciò a parlare di Unione Europea e di Unione Monetaria e prendeva forma il Trattato di Maastricht, le organizzazioni COBAS (tacciati di complottismo)
gridavano ai quattro venti che si trattava di un complotto contro le
popolazioni europee che avrebbe impoverite sempre di più le masse e arricchiti
ancora di più i già ricchi. Furono organizzate manifestazioni di dissenso con
lo slogan “Di Maastricht si muore!”
Ma si trattava dei soliti
complottisti, che vedono il male dappertutto, persino nella Democrazia, quando
affermano che in un contesto capitalistico la Democrazia non è altro che una
grave forma di dittatura mascherata.
Ah… Dimenticavo: se “Di Maastricht si
muore!” era solo un’affermazione complottista, come mai oggi gli italiani sono
alla fame più nera grazie all’UE e all’euro?
Ma i somari sono felici e contenti,
nei bar non si parla d’altro: chissà perché l’Italia, la più distrutta degli
altri Stati europei, ha vinto gli Europei. Bravura dei nostri
calciatori, un nugolo di semianalfabeti miliardari che corre dietro una palla e
che se non fosse diventato calciatore, oggi, cosa farebbe?
Bene, comunque, l’Italia ha vinto! Ma voi che
cosa avete vinto, se non altra fame che vi aspetta nel prossimo futuro?
E, sempre parlando di complottismo, una
citazione la merita un pensiero, peraltro molto condivisibile, del giudice
Giovanni Falcone: “Dove comanda la mafia, i posti nelle istituzioni vengono
tendenzialmente affidati a dei cretini”. Su quest’affermazione provate a fare
un’analisi su persone che conoscete che hanno tali occupazioni!
Mannaggia i complottisti che pretendono di
ragionare, discutere, confrontarsi nel millennio degli asini!
Nino Caliendo
Nino,Grande Saggio.
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