domenica 18 marzo 2012

Italia e kaste di potere: l'informazione che non informa

Una volta per tutte, riconosciamo la verità più evidente: in Italia non esiste opinione pubblica, perché non abbiamo un’informazione indipendente (a parte qualche Blogger veramente indipendente, prodotto di nicchia).
Nessuna delle grandi redazioni, giornalistiche e televisive, è veramente libera. Il paese, tecnica-mente, non sa quello che accade.
L’unica differenza percepibile è il peggioramento costante e senza più neppure la consolazione civile di cantori come Fabrizio De André, che sapevano – loro sì – maneggiare parole difficili come verità, libertà, dignità.
Chi ha mai spiegato cos’è veramente il Trattato di Maastricht? Da chi e perché è stata imposta, senza referendum, l’adozione dell’euro, di cui tutti oggi si lamentano?
Col Fiscal Compact non si sa più come e dove potremo prendere decisioni: ogni singola voce di spesa, dal 2013, sarà prima sottoposta agli oligarchi di Bruxelles.
Benché assediati da rumori di guerra, siamo ancora in tempo di pace: ma forse è la “pace terrificante” profetizzata da De André.
Certo, possiamo ancora votare: per Parlamenti che, però, non potranno più decidere niente d’importante perché dovranno sottostare ai diktat di autocrati neo-medievali non eletti da nessuno. Come se, cent’anni dopo il nazifascismo, la nuova civiltà politica – destra, centro e sinistra – si trovasse ancora di fronte alla scelta di campo più antica: tra dittatura e democrazia.

da Giorgio Cattaneo, “Megachip” del 17 marzo 2012

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