L'EURO E'
SOLTANTO IL MARCO TRAVESTITO?
E SVIZZERA E INGHILTERRA CHE FINE HANNO FATTO, NEL SILENZIO DEI
MEDIA DI REGIME?
Avete notato che dell’Inghilterra, a parte i gossip sulla famiglia
reale, i media ignorano paradossalmente gli accadimenti, in special modo quelli
politici ed economici?
Sarà perché gli inglesi sono vivi, vegeti e felici del loro stato
sociale che noi possiamo solo sognare?
Sarà perché riescono a mettere tutti i giorni il piatto a tavola
senza problemi, hanno il reddito di cittadinanza e pensioni dignitose?
Sarà perché ai nostri cocontinentali non piace l’euro ed hanno la
loro moneta sovrana e non simpatizzano nemmeno per l’Unione Europea?
E della Svizzera cosa mi dite? Perché i media non ne parlano mai?
Eppure si trova a un passo da noi. Ha una politica sociale di
tutto rispetto, un’economia sana e crescente, disoccupazione ai minimi
fisiologici, una moneta sua che tiene banco, non ha mai aderito alla UE, etc
etc. Quindi?
Ma non si era detto che gli Stati che non aderivano all’Unione
Europea erano destinati al fallimento nazionale?
Eppure la vicina Svizzera è situata al cento dell’Unione e non
pare sia agonizzante come noi.
Forse è per questo che è stato ordinato ai galoppini della stampa
di non parlarne?
Mi sa che ha ragione e lungimiranza Aldo Giannuli quando, il 1°
agosto, ha scritto nel suo blog: “La stanca riproposizione del mantra
dell’unità politica del continente scansa accuratamente di misurarsi con
l’esame clinico obiettivo delle condizioni del progetto. Si tratta di qualcosa
di ancora vitale o no? Perché, a sessanta anni dal fallimento del primo
progetto di unificazione politica dell’Europa, la Ced (Comunità Europea di
Difesa del 1955, ndr), si è sviluppata una crescente integrazione economica e
poi monetaria, ma l’unificazione politica si è definitivamente insabbiata? Ci
sono stati certamente fattori oggettivi (per tutti: l’irrisolto problema linguistico),
ma ci sono stati anche ostacoli soggettivi. Ed allora, chi sono stati (e chi
sono tutt’ora) i nemici dell’unione politica europea? Iniziamo dai nemici
interni. In primo luogo, ovviamente, i ceti politici nazionali, a parole tutti
europeisti ferventi (Inghilterra a parte), ma in concreto preoccupatissimi di
perdere potere e ridursi al rango di ceto politico regionale. E al primo posto
c’è il governo tedesco, che con questi equilibri fa quello che vuole, ma con un
potere centralizzato vedrebbe fatalmente ridursi il suo potere e, soprattutto,
a quel punto la moneta sarebbe davvero la moneta dell’Unione e non il marco in
uno dei suoi più riusciti travestimenti”.
Nino
Caliendo
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